domenica 26 agosto 2018

Nonna


sulla poltrona dove tu stavi seduta
è rimasta la tua velatura
è un’impronta senza calore
che sbianca pian piano in un lieve pallore

chiudo gli occhi e ti sento parlare
da sola in quella stanza a rumoreggiare
tra le vecchie foto ingiallite
ti perdi nei ricordi di altre vite

mi chiami “francesco” mi alzo e arrivo
e mi mostri orgogliosa un vecchio spartito
mi racconti di storie di un lontano passato
di quanto maledetto con te sia stato il fato

e mentre racconti di ricordi lontani
mi accorgo che tremano le tue mani
scende una lacrima sulle rughe del viso
io non ricordo più il tuo sorriso

mi sveglio, son desto ho il viso bagnato
è solo un ricordo del mio primo passato

è solo un ricordo di chi non vedrò più
sei stata la stella della mia gioventù


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