lunedì 25 settembre 2017

Grotte di Lamia

Durante l’escursione di ieri abbiamo avuto modo di visitare le Grotte della Lamia. Come ogni grotta quello che è possibile osservare e “imparare” va al di là della semplice narrazione aneddotica sulla sua formazione; le grotte ci riservano se lo vogliamo e soprattutto se riusciamo a coglierla la possibilità di far un salto nel passato, agli albori ancestrali dell’origine della vita. Sono una macchina del tempo "biologica".

Le pareti, le formazioni stalattitiche aggrappate alla volta della caverna si rivelano di un colore verde/azzurro erroneamente attribuito alla presenza di metalli o minerali di vari natura (ma di cui nessuno sa mai l’esatta composizione) ed invece dovuto alla presenza di microscopiche forme di vita: le alghe verdi/azzurre o cianobatteri

Questi microrganismi sono stati gli artefici del più catastrofico cambiamento climatico della storia del pianeta conosciuto come Crisi dell'Ossigeno o Grande Evento Ossidativo, che avvenne circa tre miliardi di anni fa, cambiamento che ha modificato per sempre le sorti degli organismi viventi. In una caldera primordiale con un’atmosfera priva di ossigeno questi microrganismi hanno cominciato a produrne in enorme quantità come scarto del loro metabolismo ed a immetterlo in atmosfera. Le enormi masse di ossigeno hanno modificato le sorti del pianeta e consentito l’espansione della vita così come oggi la conosciamo. 

Possiamo tranquillamente affermare che senza i primi microrganismi fotosintetici noi non saremmo qui. 

Dunque toccare con mano la pareti di una caverna come quelle delle Grotte della Lamia è fare un salto nel passato. Raccogliendo qualche campione quello che appare come sottile polvere grigiastra, che si attacca alle mani rivela al microscopio meravigliose forme viventi. Una fra tutte Nostoc sp.

(in figura) Nostoc sp. un cianobatterio unico nel suo genere circondato da una massa gelatinosa e le cui cellule si dispongono a “collana di perle”. Questo genere di batteri, alcune volte, può stringere un rapporto simbiotico con alcuni funghi dando origine a quegli organismi spettacolari ed unici che sono i licheni.  





Questa una semplice e veloce spiegazione. 

Permettetemi adesso una digressione: 

“Sogno un tempo dove ogni guida escursionistica/ambientale sia capace di dare semplici spiegazioni sulla natura che ci circonda, no recuperate da Wikipedia ma che siano frutto di simposi e incontri con specialisti. Il danno arrecato da chi non sa e finge di sapere è enorme perché al passaggio di un’informazione errata corrisponde una tutela dell’ambiente inesistente e talora un danno irreparabile. Non bisogna possedere una laurea per fare del bene all'ambiente e a noi stessi; c’è la necessità tuttavia di riconoscere i meriti acquisiti, le competenze e i traguardi raggiunti da ognuno di noi. Tutti ci possiamo migliorare ma la strada passa necessariamente attraverso degli oggetti fatti di carta e conosciuti con il nome di libri.
Sogno altresì cartelli esplicativi che siano tali, che spieghino attraverso illustrazioni fotografiche cosa rende questi posti cosi speciali. Che possano spiegare che la vita non è solo "macro" ma che è soprattutto "micro".”