venerdì 7 dicembre 2018

CANTO DALL'INFERNO



Sono da solo
in sala settoria
lavo i coltelli
a tarda ora

lei è stesa sul tavolo
ancora riluce
gocce di rugiada
sul corpo truce

    [sento un rumore]


mi volto di scatto
lei respira
è vicino a me
e sembra viva

è fredda, esangue
ha gli occhi spenti
al posto delle dita
mille serpenti

gocciola fiele
da un seno cucito
nessuna luce
nel suo scarno viso

tremo da solo
in quel momento
lei allunga le mani
in un lamento

canta alle anime
la sua litania
rivuole la vita
che è fuggita via

     [sento un rumore]

mi sveglio di colpo
in un tempo eterno
ripenso al suo viso
che brucia all’inferno.

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Pellaro
06.12.2018

giovedì 6 dicembre 2018

Poesia


La poesia è ginestra
in un campo di marzo
che strinata dal vento
libera note dai propri baccelli

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Pellaro
06.12.2018