sabato 14 maggio 2022

SAN GIORGIO MORGETO

Citando le parole di Tullio De Mauro (1997) “l’Italia è il paese dei paesi, della cui grande varietà e ricchezza si dovrebbe fare un inventario” e oggi abbiamo visitato uno dei paesi che affacciano e dominano la Piana di Gioia Tauro: ci siamo persi tra le strette viuzze di San Giorgio Morgeto, paese antico e ricco di tradizioni. Intenti a salire e fotografare le tante gradinate che lo arricchiscono e caratterizzano, abbiamo incontrato Simone: un giovane artigiano-artista maestro vetraio che ci ha felicemente accompagnato e fatto da Cicerone. 






Senza di lui non saremmo riusciti a scoprire la “Gradinata Beffarda” con la folkloristica storia di Morgana ma che invece nasconde quella vera, ancora più bella, che riconduce al puro “senso dei luoghi” e a un uso antico e rurale: costruita in maniera “beffarda” per consentire l’agevole discesa dei muli; oppure, il “Passetto del Re” ovvero, con i suoi 40 cm, il vicolo più stretto d’Italia. Simone mantiene viva l’arte della lavorazione del vetro e nella sua bottega-laboratorio, che conserva tanto di quella magia dei vecchi mestieri, ci ha fatto perdere tra i colori e i tagli del vetro. 




Abbiamo potuto spiare all’interno di Palazzo Fazzari costruito immediatamente dopo il grande terremoto del 1783 che mantiene intatto lo stile napoletano-borbonico e scoprire i tanti “baari” ovvero, stretti vicoli coperti da un tetto o un balcone. Il nostro curiosare ci ha portato a vedere anche una caditoia “particolare”: uno dei primissimi bagni pubblici posizionato proprio all’interno di un “baari”.






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