giovedì 24 agosto 2017

Museo-Osteria il Tipico Calabrese

Una serata alternativa all'Osteria-Museo il "Tipico Calabrese" di Marcello Manti in località Cardeto. Non una semplice osteria ma un vero e proprio museo dell'arte e della cultura rurale calabrese. Vigore e rigore documentaristico accompagnano ogni visitatore tra i profumi e i sapori talora dimenticati, della cucina tipica del vallone del Sant'Agata. 

Mi sono recato per la seconda volta ieri sera con un gruppo di amici. L'accoglienza di Marcello come al solito ha superato ogni mia aspettativa; il nostro tavolo all'interno del piccolo "privé" ricavato su un lato del locale sembrava distillare un'aria familiare, un'aria di fanciullezza e spensieratezza. 

E' tra l'esposizione del piccolo museo ecco gli odori stuzzicarci il naso: frittelle di fiori di zucca, formaggi, il capocollo e il lardo e poi ancora zucchine sott'aceto e 'nduja messa a scaldarsi su mini crogiolo di terracotta. Chiudo gli occhi. Tutto a km 0. C'è chi di km 0 si riempie la bocca e c'è chi come Marcello ne fa uno stile di vita, di cultura. 






Il Tipico Calabre è arte e cultura quella genuina, quella dei libri e dei racconti dei nostri nonni, dell'anziano pastore del paese, del contadino, del ricottaro. E' cultura allo stato puro. All'interno del Tipico Calabrese ritorni indietro negli anni '50, '40, '30 ritorni indietro e puoi vedere Gerhard Rohlfs avvicendarsi per le strade del paese con i suoi pantaloni alla zuava tra un termine greco e uno tedesco mentre spia le donne tessere la lana. 

E' questo il Tipico Calabrese ed ecco perché non andarci vuol dire perdersi un pezzo dell'anima di questa regione, dell'anima ancora immacolata e priva di difetti. Andateci e quando sarete li chiudete gli occhi e respirate profondamente...


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