martedì 23 luglio 2024

AGGIUSTARE L'UNIVERSO DI RAFFAELLA ROMAGNOLO


Cari amici,
ho terminato la lettura del terzo libro della cinquina de Il Premio Strega. "aggiustare l'universo" è un libro che si lascia leggere, commuove e stimola il lettore ad approfondire alcune tematiche.
Non aggiunge, però, nulla di nuovo alla letteratura già presente in riferimento al tema della deportazione o a quello della resistenza.

Nel complesso un buon romanzo, mai monotono e mai noioso.


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lunedì 22 luglio 2024

RIFLESSIONI 7


Cari amici,
riflessioni, mattutine, a caldo.
 
- guardando le immagini che ci sono giunte dal Pride di Messina mi viene una ed una sola considerazione: l'amore libero, quello che chiunque può amare chi vuole è un diritto. Non è discutibile. L'essere osceni, immorali e volgari no, quello non è un diritto e va combattuto con ogni mezzo;
 
- è stato annullato l'ergastolo all'omicida di Lorena, la bellissima ragazza, studentessa di medicina, che venne strangolata dal fidanzato. Motivazione: era stressato dal periodo di pandemia e dalla paura del contagio. Dunque, se ne deduce, che noi che abbiamo lavorato a stretto contatto con virus e malati possiamo sfogare la nostra frustrazione e paura ammazzando a piacimento almeno una persona. Credo, davvero, che per questi reati non ci possano essere attenuanti e la pena possa essere sola una: la fustigazione fino alla morte in pubblica piazza.



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domenica 21 luglio 2024

RIFLESSIONI 6


Cari amici,
riflessioni, mattutine, a caldo.
 
- sulla fontana di Pellaro è possibile dire, secondo uno stile ben consolidato, che si tratta di una Barcaccia "che ci ha creduto di più" ed è totalmente affondata. Ma vai a raccogliere lupini;
 
- con le nuove tariffe della TARI si pagheranno prezzi spropositati per continuare ad avere la stessa identica assenza totale di servizi;
 
- la vergogna, evidentemente, è un sentimento non è più in voga altrimenti i personaggi di maggioranza ed opposizione (tutti) si dimetterebbero, invece continuano a rilasciare dichiarazioni imbarazzanti e soprattutto farsi vedere in giro con assoluta nonchalance. Mi domando: ma ci fate o ci siete?




sabato 20 luglio 2024

BATTERIA CONTEDUCA LOC. TESTA DI CANE - PELLARO


In località Testa di Cane a Pellaro si trova, in stato di totale abbandono e parzialmente demolita per far spazio ai morti (hanno ampliato il cimitero) quello che resta della batteria antinave Conteduca.

Tutta l'area si presenta totalmente degradata usata, per lo più, come "fine" discarica di fiori rinsecchiti e materiale cimiteriale. Inoltre, a causa dei lavori di ampliamento dello stesso cimitero parte degli inerti è stata svuotata all'interno delle scale di accesso alle parti ipogee (depositi), che dunque non sono più visitabili.

Rimangono le piazzole di tiro semidistrutte dalle bombe del 12 luglio 1943, e oggi completamente ricoperte dalla vegetazione. In una sola è possibile apprezzare la bullonatura dove era ancorata l'artiglieria. Una delle sezioni più importanti, e che oggi ancora permane in parte, era il fortino monoarma, molto probabilmente armato di una sola mitragliatrice pesante, è caratterizzato da una forma geometrica cilindrica molto spartana alla quale si aggiunge una struttura cubica ben più piccola adibita a deposito munizioni. Resta ancora parte dell'edificio mensa ma senza il tetto.

Non c'è più la garitta, distrutta o asportata in anni recenti. Tutte le scritte che insistevano sugli edifici e che servivano a impolpare il morale dei soldati e esaltare il regime fascista sono di fatto illeggibili. La piazzola, a quota inferiore, non è più fruibile ne visitabile.

L'intera aerea fu demilitarizzata negli anni '80, così come tutte le postazioni militari della zona. Nell'area cimiteriale, delimitata da muro, erano insiti altri edifici militari con relative attinenze, come si può dedurre dalle foto scattate dalla RAF ricognizione aerea inglese nel luglio del 1943. L'edificio Comando e la torre Telegrafo si trovano nei pressi del cimitero ma in un'area diversa.

Presso la postazione Conteduca insisteva l'unico muro d'ascolto ancora esistente in terra calabra. La postazione di Pellaro chiudeva l'accesso allo stretto assieme alla dirimpettaia batteria di Margottini situata a Capo d'Alì (ME) e di eguale potenza bellica. 

La batteria si componeva di tre piazzole per impianti principali da 152/50 V 909 scudati su piedistallo in piattaforma girevole, più una quarta per 120 mm utile al tiro illuminante (che non escludeva l’uso del proiettore). Le piazzole erano tutte dotate di riservetta munizioni di pronto impiego in locale ipogeo, le quali salvo per il pezzo illuminante, presentano tre nicchie senza i vani per la conservazione dei cartocci, in quanto i pezzi sparavano direttamente granate in bossolo. La disposizione delle piazzole è tipicamente scalata in quota per facilitare il telemetraggio e la resa del goniometro, con la stazione di direzione del tiro dislocata in posizione arretrata ed elevata, in modo da dominare l’intero schieramento di artiglieria.
























fonte: 
- https://www.facebook.com/share/p/j48nnhTrxYdeQQLi/ di Marie Antoinette Goicolea
- http://www.lambadoria.it/bunker/margottini/index.htm di Armando Donato

ERROR 404



Cari amici
qualche mese fa ho letto questo libro di Paniagua, intitolato ERROR 404 - Siete pronti per un mondo senza internet? Che illustrava le possibili conseguenze (non se ma quando) del mal funzionamento e del blocco dei sistemi informatici.

Un mondo inimmaginabile quello senza il web; ne siamo oramai, tutti, dipendenti. È impossibile anche solo andare a fare la spesa e quanto successo in queste ultime ore ne è la dimostrazione. In alcuni paesi sono stati bloccati addirittura le prestazioni sanitarie.

Insomma, abbiamo, tutti noi, contribuito a creare un fantastico mondo distopico all'altezza dei migliori cult del genere.


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RIFLESSIONI 5


Cari amici,
riflessioni, mattutine, a caldo.

- mentre la città affoga nella siccità, il Sindaco e i suoi sodali (opposizione compresa, probabilmente anche più inetta) propongono il programma per la "movida" reggina. Indispensabile (?) attività che arriva a fine luglio (sic!) in un clima arso non tanto dalle alte temperature, quanto dalla situazione disastrosa in cui tutto versa: rifiuti ovunque, verde assente, servizi inesistenti, marciapiedi dissestati, strade gruviera e, appunto, la peggiore crisi idrica degli ultimi 25 anni. Davvero, è come vivere in un'eterna barzelletta, solamente che non fa ridere nessuno (tranne loro).
 
- agganciandomi a quanto sopra, scopro con estremo stupore che Reggio Calabria ha avuto l'ardire (ardisco non ordisco? Saranno mica seguaci del D'Annunzio?) di proporsi quale candidata presso il Ministero della Cultura all'evento Capitali della Cultura 2027. Ma davvero? Con una città ridotta a latrina? Senza servizi e senza acqua? E quale cultura dovrebbe proporre? Piazza Garibaldi con la propria nursery di ratti? Quelle quattro mura greche ridotte a immondezzaio? Suvvia, siate seri: andate al Lido comunale a farvi i bagni che avete preso troppo sole. Ah, già dimenticavo: anche quello è impraticabile (nel cuore della città) ridotto a ritrovo di reietti e diseredati.



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venerdì 19 luglio 2024

RIFLESSIONI 4


Cari amici,
riflessioni, mattutine, a caldo.
 
- penso all'ennesima tragedia: una bimba di poco più di un anno dimenticata in auto dal papà. La legge prevede che ogni seggiolino auto sia dotato di dispositivo antiabbandono. Il prezzo è all'incirca 60€ l'equivalente di due pizze e due birre;
 
- fondamentalmente si vivono delle vite di merda sempre di corsa, spinti da un'irrefrenabile voglia di mostrarsi perfetti, in ordine, ligi al dovere. Si lavora come ciuchi da soma per 38-40 ore a settimana e continue chiamate anche fuori dall'orario lavorativo. Come se tutta la vita di una persona fosse il lavoro. Una perenne condizione di stress fisico ed emotivo;

- è doveroso tornare ad appropriarsi dei propri spazi e del proprio tempo. È doveroso lottare per avere la settimana lavorativa di 4 giorni e più diritti d'astensione dal lavoro per i genitori.



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giovedì 18 luglio 2024

RIFLESSIONI 3



Cari amici, 
riflessioni, mattutine, a caldo.

- hanno abbassato l'altezza minima dei tetti alle nuove costruzioni: si passa dunque da 270cm a 240cm. In pratica, la stessa lunghezza in orizzontale di un loculo. Seppelliamoci vivi.

- avendo inviato una PEC all'Ordine, per la richiesta del tesserino di riconoscimento (avete mai sentito che un Ordine non preveda tesserini per i professionisti iscritti?), lo stesso mi risponde che "al momento non ne è prevista la stampa". Dunque, mi chiedo: ma con le cospicue quote annuali che fanno?



mercoledì 17 luglio 2024

AI RARI



non voltarti mai
quello che finisce
è perché non c’è
mai stato.

- le radici profonde
non gelano mai
-
ma le radici
non sono mai profonde
ma si muovono
in superficie.

quello che non le fa gelare
è l’intrecciarsi con altre
creare una rete, scambiarsi.

stare insieme, amarsi.

perché, lo sai, che tutto passa
e tutto muore ma noi no.

ai rari.


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RIFLESSIONI 2


Cari amici, 
riflessioni, mattutine, a caldo. Due inutili baracconi andrebbero aboliti: ordini professionali e sindacati.

- I primi rappresentano una tassa inutile per gli iscritti, non offrono alcun servizio, tutela o supporto. Quota di fatto regalata che serve ad impolpare e impinguare per lo più tromboni e fanfaroni.

- I secondi ancor peggio dei primi, finalizzati nella maggioranza dei casi a obiettivi utilitaristici personali. Una stretta cerchia di correi che si tutela a vicenda a discapito dei vessati da atteggiamenti intrallazzati di istituzioni e comparaggi.


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lunedì 15 luglio 2024

FESTA DELLA POESIA "LORENZO CALOGERO"


Cari amici,
sono estremamente felice ed emozionato di essere tra gli ospiti della Festa della Poesia “Lorenzo Calogero” che si terrà a Melicuccà il 9–10–11 agosto 2024.
Sarà un viaggio bellissimo accompagnati dai versi di Lorenzo Calogero. La festa della poesia sarà un evento illuminante ed essenziale. 

Alla Festa della poesia ci saranno interventi di poeti da tutt'Italia, tra cui Aldo Nove, Vivian Lamarque (Premio Strega Poesia 2024), Gilda Policastro (La Bottega della poesia di Roma, Repubblica), Nicola Crocetti, Tiziano Scarpa, Franca Mancinelli, Vittorino Curci (la Bottega della Poesia di Bari, Repubblica).

Spero di vedervi numerosi.



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RIFLESSIONI 1


Cari amici,
tre riflessioni a caldo:
- Trump sceglie un vice dell’età di 39 anni. Da noi a 39 anni ti etichettano come “figghiolazzo” o “ancora devi capire la vita” o “ancora non sai”. Ma andate a fanculo, tromboni!
- Gli aggiornamenti al digitale terrestre sono diventati imbarazzanti.
- Di sentire parlare di Covid non se ne può più. È diventata una farsa fantozziana. Ancora a dar spazio a vari inutili personaggi che seminano terrore in televisione? Ma anche basta.


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domenica 14 luglio 2024

L'ETÀ FRAGILE DI DONATELLA PIETRANTONIO


Secondo libro letto della cinquina de Il Premio Strega. Un romanzo emozionante, scorrevole che ti tiene attaccato alle pagine. Riprende un fatto di cronaca realmente accaduto. Ho ritrovato lo stile de L'Arminuta, altro libro che ho amato moltissimo.

"La natura è bella per i ricchi, non se devi lavorare come uno schiavo".


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venerdì 12 luglio 2024

EX LIBRIS


Un ex libris (abbreviazione del latino "ex libris meis", "dai miei libri") è un'etichetta, solitamente ornata di un motto e di uno stemma (o altra rappresentazione grafica), che si applica su un libro per indicarne il proprietario.
 
Ragguardevole rimane la raccolta del British Museum con circa centomila esemplari, mentre a Milano è famosa la collezione di Achille Bertarelli, custodita nei musei del Castello Sforzesco.
Da menzionare è anche la collezione di Mario de Filippis di Arezzo, con 130 000 pezzi (di cui oltre 13 000 a suo nome) realizzati da artisti di tutto il mondo con ogni tecnica conosciuta. È stato presente per molti anni nel Guinness dei primati.



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lunedì 8 luglio 2024

LA MEDIOCRAZIA


Cari amici,
in questi giorni di riposo e svago sto leggendo molto. Vi consiglio questo saggio di Deneault su un tema a me molto caro: la mediocrazia. Ovvero, il dominio dei mediocri.
 
Cosa deve fare un mediocre per salire al comando, semplice salutare opportunamente le persone giuste. Non serve altro. Non va fatto nient’altro. Forse, aggiungo se donna, succhiarlo alla persona giusta, ma anche se uomo, dipende infatti molto dai gusti personali.
 
La principale competenza di un mediocre? Riconoscere un altro mediocre. Insieme organizzeranno scambi di favori per rendere potente un clan destinato a crescere, perché i mediocri fanno presto ad attirare i loro simili. L’importante non è tanto evitare la stupidità, quanto agghindarla con i simboli e i simulacri del potere. Si tratta di banalità incolore, e la mediocrazia è di conseguenza tale stato medio innalzato al rango di autorità.

I mediocri sono soprattutto esseri vili che se la cavano egregiamente grazie alla conoscenza degli intrighi e dei pettegolezzi in uso tra i potenti. La mediocrazia designa dunque un ordine mediocre innalzato a modello.



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DAL BELLO AL BRUTTO: UN'ANALISI FATTUALE


Cari amici,
come siamo passati dall’esaltazione estetica in ogni forma alla bruttura diffusa e malata? Sicuramente qualcuno ha interpretato male Le Corbusier ma questo non basta a spiegare tanto squallore. La spiegazione è più fine e purtroppo dolorosa.

Il boom economico del dopoguerra ha comportato l’impiego dei ceti medio/bassi, prima addetti alla lavorazione delle terre agli ordini di baroni e signori, nelle fabbriche e a questo è conseguito, di fatto, l’abbandonato del senso estetico delle cose. Le classi contadine e operaie tremendamente incolte hanno, infatti, imposto una nuova forma estetica: quella minimalista, quella del brutto, dell’osceno. Gli operai rinchiusi in grigie e minimali fabbriche per 10/12 ore al giorno non potevano tollerare più il bello e lo sfarzo delle case dei signori, dei ceti agiati e quello delle chiese. Non dovevano notare alcuna differenza tra la fabbrica, le loro case minimali, spoglie, oscene e grigie e quelle dei signori o delle chiese sfarzose.

Si è così deciso, in concerto con i governi dell’epoca e con riforme discutibili, di omologare ogni cosa al grigiore della fabbrica. Così le chiese sono state spogliate delle ricche decorazioni diventano loculi in cemento grezzo, grigio e lugubri (anni ’70 e ’90). Sono spariti gli affreschi, le stoffe, è scomparso il bello estetico diffuso. Le case signorili sono state sostituite da palazzine mal rifinite e per lo più mai terminate, il mattone forato a poco prezzo era alla portata di tutti. I nuovi arricchiti dovevano dimostrare di possedere edificando piani su piani che, di fatto, sono tutt’oggi incompleti.

Le vecchie classi agiate e dirigenti sono state ora sostituiti dai nuovi ricchi, da zappatori arricchiti, da villani che intanto avevano fatto laureare i figli, per acquisire prestigio e posizione sociale, ma restando e mostrandosi pur sempre zotici, rozzi e cafoni diffondendo come un olezzo disgustoso il loro senso del brutto e contaminando, di fatto, ogni cosa.

Aggiornamento: articolo apparso su Cultura e Identità






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sabato 6 luglio 2024

NINNANANNA NINNA OH


ninnananna ninna oh
'mma ‘cantava mé ‘mmamma,
‘ca ‘cantava ‘so ‘mmamma,

‘e ‘mma rricordo ‘a ‘me nonna
‘ca filava la ‘magghija
‘nta casa ‘i Bucali
fatta ‘i ‘stanzzi e ‘stanzzuni

‘mma ‘schiantava la ‘notti
quandu ‘calavu lu ‘scuru
vidiva li ‘mmostri ‘mmucciati
‘intra lu ‘sstudiu

‘ora ‘ssu ‘ppatri e ‘me ‘figghiju
du ‘scuru sì ‘sschianta
ma ‘eu ‘u ‘ssicuru:
“‘nto ‘scuru non ddavi mal’animi,
‘nta ‘sschiatari di vivi
‘ca ‘su ‘cchiddi ‘ca ‘fannu li danni”.


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venerdì 5 luglio 2024

PELLARO: IMPOSSIBILE VIVERE


Cari amici,

si fa fatica a continuare a vivere a Pellaro, un quartiere nel pieno degrado e immerso nello squallore, nella bruttura. Nel totale menefreghismo delle istituzioni e dell’incuria degli abitanti, si sopravvive annaspando, di fatto, nel guano. Sopravviviamo senza alcun servizio di base: ovunque è sporco. Certo, è ovvio che non venga pulito, è ovvio che non esistono, di fatto, cestini per la raccolta, ma è altrettanto ovvio che i cittadini sono davvero sporchi e sono i principali responsabili. Non hanno la minima cura di nulla che sia ad un cm fuori le proprie mura e onestamente credo neanche delle loro case, visto come si accontentano di vivere.

Ho difficoltà ad uscire, non interagisco quasi con nessuno. I marciapiedi, oltre che lerci (credo non siano mai stati lavati negli ultimi 50 anni) sono dissestati, sconnessi e pericolosi. Mancano le rampe di facilitazione per disabili e passeggini. Sono stretti e per lo più occupati da: autovetture in improbabile sosta con l’avantreno allocato ad ostacolare il transito per 50 dei 40cm del marciapiede; cassette e cassoni della frutta sono ovunque. I fruttaioli sono i veri padroni di Pellaro, a loro tutto è concesso.

La piazza è un rigurgito di tra il brutto e l’osceno. Una distesa di pietra grigia (ma chi la doveva vendere tutta questa squallida pietra?) in pendenza. Le aiuole, che un Renzo Piano autoctono ha riempito di brecciolino, non hanno il cordolo come risultato il pietrisco si spande ovunque. È difficile anche solo camminare, figuriamoci correre e giocare. La zona lato mare è di fatto ancora peggio. Uno scivolo è allocato sulla pietra (sempre la stessa) cosicché se mai un bimbo dovesse cadere non oso immaginarne il risultato. Le altalene sono state distrutte.

Manca totalmente il verde. I pochi alberelli, mai curati, che insistevano nelle traverse sono stati divelti e abbattuti per interessi personali (fra tutte la trav Gatto) dove, per facilitare il parcheggio delle autovetture, sono state ricoperte di cemento anche le aiuole. Non esistono panchine e luoghi di aggregazione. Non esiste un luogo della cultura. La mancanza degli alberi fa sì che si raggiungano temperature inimmaginabili. C’è terra e polvere ovunque.

Questo solo nei 150m della via principale, poi c’è la via marina e le spiagge che non sono meritevoli neanche di commento. La passeggiata è di fatto trasformata in un cacatoio per cani, le palme hanno la corona talmente bassa che è difficile il transito. Le spiagge sono inservibili a causa degli enormi ratti che vi abitano. Ci sono scarafaggi ovunque. L’area gioco di fatto è già inservibile, il ghiaietto è sparso ovunque, la spazzatura è ovunque e manca la copertura verde che potrebbe portare un po’ di frescura.

Punta Pellaro è, come ogni anno, ostaggio dei “signori” della vela. Loro sono come i fruttaioli: tutto è concesso. Sfrecciano con vele e corde tese a pochi cm da neonati ed anziani. Irrispettosi di persone e ambiente. Di fatto hanno distrutto le aree di nidificazione del fratino e stanno contribuendo alla distruzione delle stazioni di giglio di mare. Bestemmiano, imprecano e sghignazzano. Se questi sono i “turisti” che restassero a casa propria.

Le aree limitrofe a Pellaro “centro” sono ancora peggio.

Ma la cosa peggiore di tutto, che davvero faccio fatica a comprendere, sono gli amministratori comunali (eletti a Pellaro) che in odore di prossime elezioni cominciano a farsi vedere, passeggiano, si intrattengono. Sarei proprio curioso di conoscerne i discorsi e le scuse avanzate, perché sono sicuro ne abbiamo dopo 10 anni di non-governo della città.

Li vorrei interrogare e vorrei che mi aiutassero a spiegare, a mio figlio di tre anni, che non è questo il modo in cui si vive e si dovrebbe vivere. Che merita, come ogni bambino, il bello, gli alberi, una spiaggia pulita, marciapiedi e strade sicure, luoghi di aggregazione e cultura, luoghi di gioco. Gli si dovrebbe spiegare (anche a loro) che le cose non devono essere fatte per fare ma devono essere studiare e portare un beneficio collettivo. Loro dovrebbero spiegarglielo perché io sono incapace di farlo, non trovo scuse e giustificazioni perché un bambino debba crescere in mezzo a tutto questo schifo. Nessuno lo merita, figuriamoci dei bambini.

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lettera pubblicata su: StrettoWeb il 06 luglio 2024


LA SOCIETÀ DELLA STANCHEZZA DI BYUNG-CHUL HAN


Cari amici,
vi invito a leggere questo saggio di Byung-Chul Han, attualmente uno tra i maggiori filosofi viventi, dove viene affrontato il tema dell'animal laborans e di come la nostra società ci abbia tradito e di fatto schiavizzato attraverso il lavoro.

La società moderna annienta, in quanto società del lavoro, ogni possibilità di azione, poiché degrada l’uomo ad animal laborans.
L’uomo non è nato per il lavoro. Chi lavora non è libero. Per Aristotele, l’uomo libero è qualcuno che è indipendente dai bisogni della vita e dalle sue costrizioni. A sua disposizione ha tre forme di vita: in primo luogo, la vita che si rivolge al piacere delle cose belle; in secondo luogo, la vita che realizza bei gesti nella polis; infine, la vita contemplativa, che – mediante l’indagine su ciò che è eterno – si mantiene nel regno della bellezza perpetua. Realmente liberi sono, perciò, i poeti, i politici e i filosofi.

Per mancanza di calma la nostra civiltà sbocca in una nuova barbarie. In nessun’epoca si attribuí maggior valore agli attivi, cioè ai senza riposo.

Pertanto, amici, vivete.

HIC ET NUNC


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mercoledì 3 luglio 2024

DEMETRA E I 'SEGRETI' DI PULCINELLA


Demetra è la quercia più vecchia d'Italia, forse del mondo (secondo lo studio Piovesan et al. che trovate qui: 
-> https://esajournals.onlinelibrary.wiley.com/.../ecy.3179 ) e si trova in Aspromonte orientale.

La prestigiosa rivista Ecology nel numero del dicembre 2020 gli dedicò la copertina 

Tra l'altro la foto di copertina, pubblicata su Ecology, riprendeva il Rovere da un'angolazione inedita (mai pubblicata prima) con sullo sfondo alcune cime facilmente riconoscibili. 
Inoltre, qui è presente un video del TgR che inquadra bene il territorio -> https://www.facebook.com/watch/?v=395039938588503

Insomma, tutti dati facilmente disponibili in rete.


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LA SALVEZZA DEL BELLO DI BYUNG-CHUL HAN


Cari amici,
solo la bellezza salva.
Ricordate che quando morirete puzzerete come tutti gli altri ma almeno cercate di non farlo in vita. Cercate, anche se vi viene difficile, di non fare nauseare le persone con la vostra presenza.
Personalmente allo stato attuale consumo molte travelgum.

Leggete questo bel saggio di Byung-Chul Han uno dei maggiori filosofi viventi.


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L'AMORE DA VECCHIA DI VIVIAN LAMARQUE


A vacanza conclusa dal treno vedere
chi ancora sulla spiaggia gioca si bagna
la loro vacanza non è ancora finita:
sarà così sarà così
lasciare la vita?

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Leggete questo libro, vi farà bene al cuore.



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Volumi di Dino Editore


Cari amici
alla mia collezione si aggiungono due meravigliosi volumi in-folio con piatti in bassorilievo in bronzo, ognuno del peso di 15kg. Volumi unici, con dedica dell'editore. Editi da Dino Editore in copie numerate. Sono pezzi davvero di pregio, per ossessionati bibliofili. 








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