mercoledì 24 agosto 2016

Sul tuo corpicino

Sul tuo corpicino
stremato di stenti
si allunga l’arcigno
dalle mani cadenti

Nel tuo letto di paglia
sognavi la vita
non fatta d’argilla
ma piena di risa

Il vecchio demonio
usa il corpo
vomitando un meconio
dal pene ritorto

E mentre tu muori
destando il silenzio
si sfocano i bagliori
del tuo nuovo inferno

domenica 21 agosto 2016

Senza titolo


La luna danza
funambola su un filo stellato

il tempo si ferma
in un lampo fulmineo
scende dal cielo
e mi scorre vicino
lambisce tocca accarezza
il mio corpo
sento l’ebrezza
che mi scivola addosso

[sotto la luna che abbaglia il mare
vivo la vita
e continuo ad amare]

scoppia l’effimero fuoco del fato
penetra i visceri
e trae il suo dado

cado risorgo e ancora ri-muoio
non è finita nel tuo cuor dimoro