martedì 29 giugno 2021

REGGIO SVERGINATA


la mia città è sverginata,
violata e deturpata
da cataste di lerciume,
plastica, divani, mobili,
materassi, reti e vettovaglie;
percola sotto la calura
estiva e gronda come
sudore durante l’amplesso.
ma la città non gode, è una
vittima violata da orde di cafoni. 

dalle Audi in seconda fila
dalle Porsche tirate a lucido,
perché il cafone villano
si possa specchiare, vengono
lanciate montagne di merda
lungo le vie, lungo i monti
lungo i mari. Maledetti!
è la merda dell’anima partorita
dall’anacultura plebea.
maledetti!

nessuna pace mai giunga
a voi lissencefali maledetti
governati da plebei assurti
a signori coevi dell’anacultura,
che per governare tra lustri
e mostrine concedono una città,
violata. Povero Ibico.
è stuprato nell’indifferenza
il sepolcro greco. la città infelice

inerme e indifesa, tra i
cazzi che violentano bambini! 
che orrore e che terrore!
Reggio moribonda per le sevizie
lancia un rantolo di stupore,
e agonia. Reggio muore!
per colpa dell’incapacità al potere
fatta di cupidigia e arroganza,
Reggio muore sommersa del
pattume e della merda dell’anacultura.

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mercoledì 23 giugno 2021

MONASTERO DI SANT'ELIA VECCHIO

In data 22 giugno 2021 abbiamo visitato i ruderi del complesso monastico di Sant'Elia "vecchio" in località Corda, Curinga. Poco si conosce del monastero, probabilmente edificato dai monaci basiliani intorno all'anno 1000. Della stessa epoca è databile un immenso Platano orientale conosciuto come Platano di Vrisi, in località poco distante e facilmente raggiungibile attraverso un'agile percorso. 

Questa la descrizione dal sito FAI:
"Il complesso architettonico comprende i resti del “Sancta Sanctorum”, un vano a pianta quadrata chiuso da una cupola in buono stato di conservazione; sono ancora visibili i resti della navata e dell’antico cenobio. Il monastero, prima Basiliano, passò ai Carmelitani nel 1632 ed essendo diventato eremo prima dell’arrivo dei carmelitani, si configura come un unicum per i resti della chiesa munita di una notevole abside sormontata da una cupola in pietra, con evidenti richiami all’architettura armena. Nell’interno dell’abside, alla base della cupola, esiste un fregio a carattere curvilineo. Più in basso, tra il quadrato e il cilindro si trova una fascia di blocchi di pietra arenaria scolpita con un bellissimo motivo “a treccia”, con nastro concavo a “bottone” convesso. Gli scavi del 1991 hanno permesso di individuare all’interno del complesso la cella del priore, il corridoio centrale e il cellare. Tra gli altri locali è venuta alla luce, al piano terra, la Cappella di S. Elia."
(https://www.fondoambiente.it/luoghi/monastero-si-sant-elia-vecchio)








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Foto: Francesco d'Aleo, 2021




martedì 22 giugno 2021

EDICOLE VOTIVE DI CALABRIA


Catalogo interattivo delle Edicole Votive di Calabria

L'Edicola o Capitello o Nicchia o Rocchio è una struttura architettonica relativamente di piccole dimensioni, con la funzione pratica di ospitare e proteggere l'elemento di culto che vi è collocato.


https://www.google.com/maps/d/u/0/edit?mid=1wkZr0WC6oxlK0zCXUFJXI7WVAZKN6aYW&usp=sharing


È presente anche un gruppo Facebook interattivo dove è possibile segnalare le Edicolette e allegarvi una foto. Per essere inserite sulla mappa (con nome dell'autore e anno) è necessario che ad ogni foto sia allegato anche il rifermento geografico o screenshot della mappa. 
In realtà è molto più semplice farlo anziché dirlo, basta infatti attivare la funzione "localizzazione" delle fotografie. Attivando questa funzione, ogni foto verrà geolocalizzata sulla mappa e sarà molto semplice ottenerne la corretta posizione o lo screenshot.

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Edicola votiva fine XX inizio XXI sec. - Loc. Tropea

Edicola votiva SS19 delle Calabria, Loc. Molino


Nicchia votiva in loc. Pizzo

Edicola votiva con affresco di San Cristoforo - Pentedattilo

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sabato 19 giugno 2021

RUD. MONASTERO SAN GIOVANNI (DI FOSSATO)

Abbiamo visitato i ruderi del monastero di San Giovanni (XII sec.) posto sopra Fossato il 10 Gennaio 2021. Il monastero è situato a circa un km dall'abitato dell'attuale Fossato su di un colle tra il torrente San Pietro e il torrente Racali. Purtroppo i ruderi sono difficilmente raggiungibili a causa della folta vegetazione, sono rimasti (forse) solo i muri perimetrali e segni di un abside che risulta rivolto verso oriente (orientato). L'altezza dei muri è approssimativamente di un metro, forse più nella parte absidata ma non è possibile percepirne l'effettiva altezza a causa della copertura dovuta dalla vegetazione. Non è individuabile l'ingresso. I muri sono formati esclusivamente da pietre a secco. 




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venerdì 18 giugno 2021

SULLA SDRAIO

sulla sdraio
del nostro balcone
stai riposando
con gli occhi chiusi mi dici:
“che odore di gelsomino”,
e so che stai respirando
quel profumo
per il nostro bambino.

DAL MIO BALCONE

dal mio balcone
guardo quel pappagallino
in gabbia: canta
per farsi notare
da altri uccelletti
intenti a volare;
ma loro troppo presi
dalla libertà
volano via veloci
lasciandolo solo
tra echi di pietà.


ERRANZA VARI' - MONTE PERRE - CROCE DI DIO SIA LODATO

Nell'Aspromonte più selvaggio, quello vetusto e disconosciuto, poco appetibile perché poco accessibile, ci sono posti dove Dio chiede scusa agli uomini per ogni bruttura del mondo e lo fa attraverso la bellezza. In questo ossimoro dei concetti dove ogni vilipendio all'uomo svanisce tra rocche e cenge in un'altalena di colori saturi, che sono il colori della vita, a cui i nostri occhi miopi non sono più abituati, passa la via della bellezza che è vita stessa; così ci ritroviamo due erranti silenziosi in mezzo ad un silenzio assordante che è rotto solo dalla naturale allitterazione del suono di uccello in lontananza. Mi riporto alla mente le parole di Thoreau che nel suo breve e illuminante saggio "Camminare" scrive: "Due o tre ore di cammino mi possono condurre nel luogo più straordinario che mi sia mai accaduto di ammirare". 

erranza: Francesco d'Aleo/Antonio Morabito
foto di: Francesco d'Aleo











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TAURIANA E SAN FANTINO

Oggi fra i resti di Tauriana (II secolo) e il complesso archeologico di San Fantino. Oltre al bellissimo anfiteatro romano e il basamento di un tempio è possibile ammirare una strada romana con il caratteristico basolato. Poco distante la chiesa di San Fantino con la stupefacente cripta che rappresenta il luogo di culto cristiano più antico di tutta la Calabria. Tra le penombre e i gocciolii è possibile intravedere quello che resta dei numerosi affreschi, per secoli completamente sommersi delle acque; infatti, la cripta di san Fantino già in epoca romana era destinata a cisterna per la raccolta delle acque ed è solo nel 1952 che, in modo del tutto fortuito, avvenne la scoperta.









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giovedì 17 giugno 2021

VESTITA DI ROSSO


sei bellissima
quando sulla porta
mi baci e m’abbracci
vestita di rosso
e con il pancione;
“s’è mosso”
e io mi sento morire
dall’invidia
di non poterlo sentire
.
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Pellaro,
09 giu 2021


NON SO ASPETTARE

sdraiata lì con il pancione
e il costume a fiori colorato,
accarezzi il nostro bambino
che scalcia e spinge;
e io, che non so
aspettare, immagino già
di vederlo giocare.

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Pellaro,
17 giugno 2021