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sabato 3 dicembre 2022
LA STRANA STORIA DI FRA CAPPA
giovedì 17 novembre 2022
Amido al microscopio
Il plastidio è l'organulo, all'interno della cellula vegetale, dove si trova localizzato l'amido e quando questo ne è il principale contenuto viene denominato amiloplasto. L'amido è presente negli amiloplasti sotto forma di granuli (composti da amilosio ed amilopectina) la cui struttura è caratteristica per il tipo di pianta da cui deriva. Negli amiloplasti sono trasportati i prodotti della fotosintesi che vengono accumulati come prodotti di riserva, sotto forma di amido, per essere mobilizzati al momento dell'utilizzo. Tali amiloplasti dunque, si trovano in gran numero nei tessuti di riserva (come quelli parenchimatici del fusto, della radice o del seme). In foto il tessuto di riserva di una patata (Solanum tuberosum) visto al microscopio ottico dove è possibile apprezzare gli amiloplasti e i granuli di amido all'interno.
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martedì 15 novembre 2022
PENSIERO LIBERO
QUESTO È MIO FIGLIO
che mi stringe la mano
trotterella lento
ma mi porta lontano;
e se lo lascio solo
lui si guarda intorno
ma poi viene da me
e si scioglie in un abbraccio profondo.
mio figlio ride
e m’ha reso immortale
in questo tempo che corre
e non è mai uguale.
domenica 23 ottobre 2022
VOGLIO STARE STESO SU TE
oggi, tutto il giorno.
e non mangerò
né berrò altro che non sia te.
me ne starò con l’orecchio teso
riposto sul tuo petto
a sentir le tortore tubare
mentre lì fuori il cielo s’infuoca
e si fa nuova l’alba.
lunedì 10 ottobre 2022
Sant'Agata del Bianco
venerdì 7 ottobre 2022
ERRANZA: CIMINA' - MONTE TRE PIZZI
In una calda giornata d'autunno sono tornato a camminare. Da oltre due mesi ero fermo, varie le ragioni. Ho scelto, assieme ad Antonio, un percorso abbastanza conosciuto, nel cuore del Parco Nazionale dell'Aspromonte: dal paesino di Ciminà alla cresta di Monte Tre pizzi, cima che sovrasta il piccolo agglomerato di case. Ciminà è un paesino d'altri tempi con poco più di 500 abitanti ed è lì, proprio da una delle sue piazze, che parte il nostro sentiero. Percorso poco più di un km la strada asfaltata si perde su un fondo ciottoloso che diventa sterrato e poi sentiero tra gli elci. Il sottobosco profuma ora d'erica, lì dove il sole ruba spazio alla vegetazione, ora di cisto. I ciclamini sono in fiore e nel monotono colore del sottobosco si autodenunciano con i loro colori pastello. Rivoluzionari. Noi, silenti erranti passo dopo passo ci fondiamo con questa natura madre e matrigna. Entriamo in valli umide come vulve che trasudano humus di vita. Lì dove l'acqua zampilla ecco felci, muschi, epatiche, piccoli insetti che danzano furiosi allo scrosciar del salto di minute rane che solo da qualche giorno hanno conquistato l'aria, prima prigioniere del mondo acquatico. Riprendiamo il cammino dopo la breve e rigenerante sosta: la salita è erta. Erriamo tra foreste di arbuti con le bacche rosse e succose di cui ci nutriamo quasi fossimo ospiti di un banchetto organizzato da elfi e gnomi. Camminiamo ancora tra elci e corbezzoli fin dove la macchia si perde, muore, scompare e lascia spazio solo alla roccia nuda: siamo sui tre pizzi. La discesa si presenta sin da subito difficoltosa a causa del fondo composto da pietrisco sdrucciolevole; Ciminà è lì sotto di noi e la sola cosa che possiamo fare e fare attenzione a non scivolare. Poco più di 20 minuti e abbiamo perso oltre 400m di quota, siamo letteralmente precipitati sul piccolo paese, stanchi ma pieni di bellezza che i nostri occhi mortali hanno avuto il coraggio di rubare alla Dea immortale.
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