Cari amici,
tra i cinque finalisti del Premio Campiello 2024, Antonio Franchini con 'Il fuoco che ti porti dentro' ci catapulta all'interno della propria famiglia che è capitanata dalla terribile madre.
Una donna 'personaggio' che ci viene raccontata in tutta la sua crudezza quasi sino a metterla a nudo, nei suoi ultimi istanti di vita. Ma è anche l'autore che si mette a nudo in un libro di passione e profondo amore, nonostante il filo conduttore sia il terribile odio che i personaggi nutrono ciascuno nei confronti dell'altro.
Un libro attuale, sacro e profano. Secondo me ha buone possibilità di vincere, durante la serata di premiazione che sarà il 21 settembre.
Vi lascio con due passaggi che ho trovato molto significativi:
"Qualche volta sono stato preso da quella stessa frenesia, ho provato il desiderio di sfregiare con le parole coloro ai quali non sapevo ribattere, ho avuto voglia d’insultare a freddo per coprire una mancanza di conoscenza e d’argomenti, per nascondere la mia debolezza. Io lo so che è da qui che nasce il male di Angela e forse del mondo. Come so che degli altri miei mali, quelli che non so, quelli che mordono senza che io ne sia conscio, saranno consapevoli i miei figli quando, provenienti da me, se li scopriranno essi stessi" e ancora "Caelum, non animum mutant qui trans mare currunt… Anche da giovane invocava l’autorità di Orazio per sostenere che viaggiare non serve a un cazzo."
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