Lungo il costone Spedia è possibile apprezzare un affioramento di solfato e carbonato di rame (come riferito da L. Dattola nel volume Minerali della Calabria) che attribuisce al luogo, per circa 15m, il caratteristico colore blu/ciano.
Non potevo da buon microbiologo, una volta lì, che prendere una piccola aliquota di quell'acqua ed analizzarla. Ho effettuato, così, un'analisi chimico/fisica con questi risultati:
- pH 6.6
- carbonati 40mg/L
- durezza 425mg/L
- cianuro 0mg/L
- cloro 0mg/L
- cloro libero 0mg/L
- bromo 0mg/L
- azoto 0mg/L
- ferro 0mg/L
- cromo IV 5mg/L
- piombo 200mg/L
- rame 5mg/L (limite della metodica)
- mercurio 0.005mg/L
- fluoro 0mg/L
e un'analisi microscopica alla ricerca di piccole forme di vita, che ovviamente non mancavano. Anche in acque così estreme la vita trova sempre il modo di fare quello che meglio le riesce: vivere e prosperare.
Nelle foto microscopiche si intravedono forme assimilabili a diatomee (?) e strutture nastriformi compatibili con batteri filamentosi/coloniali.
Purtroppo, i mezzi a disposizione nel mio laboratorio casalingo non mi permettono un'analisi più approfondita ma sarebbe molto interessante un'analisi molecolare per svelare i microrganismi estremofili (magari qualcuno sconosciuto) che vivono all'interno di un ambiente così particolare.
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FDA, 2025
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