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martedì 25 aprile 2017
25 aprile
Quelli che chiamano i liberatori
furon stati i tuoi uccisori
ti hanno inseguita e derisa
ti hanno stuprata tra mille risa
Li han coperti di medaglie al valore
ben sapendo che non era onore,
ma solo un mucchio di gente vigliacca
solo un errore, una gran patacca
Scendevan dai monti i tuoi uccisori
armati di odio dai nuovi oppressori
bruciavan le case di chi rimase fedele
impalando i bambini sopra ogni stele
Vennero ad essere ringraziati
molti di loro anche deputati
uno su tutti assurse pubblicamente
di diventare il nuovo presidente
Furon cosi cancellate
le tue grida disperate
da quel popolo che nulla vedette
delle scorribande e delle vendette
di quel manipoli di assassini
che trucidò anche i bambini
E questa è solo una poesia
di chi non si piega all’ipocrisia
di chi non onora gli assassini
del 25 aprile degli Arlecchini.
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