sabato 31 agosto 2024

QUERCE VETUSTE E GUARDIANI DELLA MONTAGNA


Cari amici,
camminando in Aspromonte tra gli ombrosi precipiti o tra i luminosi crinali si può fare visita a immense querce vetuste, guardiani canuti dei luoghi. Anima mundi, Genius Loci, il tutto in tutto di San Paolo. Il legno, talora cisposo, bernoccoluto, corroso, guardiano di quella linfa vitale che estratta dalla terra e sputata in cielo diventa vita, bruma, uggia per noi camminanti silenziosi.

Bisogna addentrarsi in Aspromonte in punta di piedi e inginocchiarsi sotto le fronde stormite dai venti, che ora freschi ora caldi suonano note diverse. E, a volte, questi refoli, questi soffi si incanalano tra le fenditure dei fusti, tra le ferite dei rami regalando ai viandanti note nuove, parlate antiche, lingue sconosciute.

Ascoltatelo l'Aspromonte, questo parla attraverso il legno, attraverso l'acqua, la bruma, l'uggia e parla di cose vecchie, antiche e parla anche di noi. Noi siamo i camminanti silenziosi che si perdono nel vociare della montagna.

in foto: le querce di Valle Infernale e Demetra.


















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domenica 25 agosto 2024

DIARIO DI UN VIAGGIO NELL'AREA GRECO-BIZANTINA DI MOTTA SAN GIOVANNI - VINCENZO SPANÒ



Cari amici, il libro dell'amico Vincenzo Spanò "Diario di viaggio nell'area Greco-Bizantina di Motta San Giovanninon è il classico volume d'escursioni ma un viaggio, ricco di sorprese, nel territorio di Motta San Giovanni. Enzo ci guida, attraverso le proprie esperienze sensoriali, dunque visive ma non solo, nella ricca storia di un territorio ancora troppo poco conosciuto dagli camminanti di sentieri.

Il caleidoscopio d'esperienze e scoperte che ci restituisce rappresenta il corpus di questo volume che deve essere consultato e compulsato per assaporarne e immagazzinarne il significato intimo: quello dell'amore per la natura e il paesaggio che l'uomo nei secoli ha sapientemente plasmato.

Particolarmente cari i racconti sui palmenti rupestri che Enzo ha scoperto e valorizzato e quello sul "giardino di Eolo", in agro di Motta S.G. che rappresenta di fatto uno dei suggestivi ambienti mediterranei in cui ci si può perdere per poi, poeticamente, ritrovarsi in un'esplosione di colori e odori.  

Bravo Enzo, ci hai regalato una bellissima testimonianza.


qui potete trovarlo: 


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IO NON CREDO


Io non credo.
Non credo che ci sia un soprannaturale che possa influenzarci e influenzare le nostre vite. Non credo che qualcosa ci abbia plasmato. Credo però che ci sia l'impalpabile, forza motrice che genera continuamente il nostro universo, un rimescolamento di atomi e materia di cui noi siamo l'espressione più bella. Un refolo di energia che si diffonde e ci condensa, un'anastomosi che diventa fusione tra prassi e pensiero.
 
Minuto essere che pensa. L'uomo parte della natura, rete naturale, ma anche più della natura stessa, più di ogni pianta più di ogni altro animale. L'uomo più degli Dei, l'uomo più di Dio. Unicità che si condensa in pensiero oltre la materia e con questa si interseca, si fonde, si unisce. Se non ci fosse quest'essere unico a pensare, definire, capire, vedere, dare un nome alle cose dell'universo, l'universo stesso di fatto non esisterebbe perché non sarebbe pensato e immaginato da nessun altro 'essere'. L'uomo è.
 
In foto: anastomosi tra due tronchi vicini, Valle Infernale. Aspromonte orientale.




LA TEDA - TESTIMONIANZE


Cari amici,
camminando dentro i boschi calabresi è possibile imbattersi in Pini che presentano ampie porzioni mancanti. Se si osservano bene, queste presentano i colpi ripetuti della scure.
Si tratta di alberi, per lo più Pini laricio, dal cui legno venivano ricavate ampie schegge a cui veniva dato il nome di "teda" o raramente "deda": un frammento di legno o un piccolo ramo resinoso al quale veniva dato fuoco e che serviva per illuminare le dense notti montane.
 
In Aspromonte, nella sua parte di arcaica e misteriosa, nella parte di più selvaggia e sacra l'uso della teda era abbastanza diffuso. Ne fa una bellissima descrizione Saverio Strati nell'omonimo romanzo "La teda" da cui: "La Teda ardeva con una fiamma viva, proiettando ombre danzanti sulle pareti della casa. La sua luce calda e tremolante non solo illuminava la stanza, ma sembrava accendere i cuori di chi vi abitava, portando un senso di calore e speranza in mezzo alla notte scura." Nell'agro di Africo dove il romanzo è trasposto la teda è un'usanza che si poteva rinvenire sino a qualche decennio fa.

In foto: un Pino nei pressi di Croce di Dio Sia Lodato, Aspromonte orientale.





sabato 24 agosto 2024

CASSETTA PER LETTERE - 1930


Incastonata nella facciata di una abitazione all'ingresso di Pellaro è possibile osservare una cassetta per lettere delle Regie Poste con nel frontalino lo stemma sabaudo e il fascio littorio. Pochissime altre sono presenti disperse in varie parti d'Italia, la maggior parte è possibile osservarle all'interno di musei dedicati.



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ESSERE PADRE


è strano per me
essere padre,
proprio io
che non ho mai
saputo essere figlio.

in realtà non ho mai
saputo esser nulla;
mi sono inventato
figlio, nipote, marito
e per ultimo padre.

adesso mio figlio
guarda mia moglie
che guarda mio figlio…
ed è tutto qui
che il tutto si condensa
negli sguardi rappresi
della nostra esistenza.

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Pellaro, 24 ago 2024
#poesia 'la poesia libera'


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CIANOBATTERI


Cari amici,
lungo i marciapiedi sotto gli scoli dei condizionatori, sovente, si formano macchie verde-nerastre. Fateci caso. All'apparenza lippo scivoloso, crisposo, schifezza ma, invece, sistemi estremamente interessati formati, per di più, da organismi unici, sopravvissuti, di fatto piccoli alieni.

Pensate, la vita sulla terra è apparsa circa 3.8 miliardi di anni fa, gli organismi che formano queste chiazze disgustose sono apparsi 3.5 miliardi di anni fa. Organismi ancestrali, primigeni, semplici e per questo di estremo successo evolutivo. Ai cianobatteri dobbiamo tutto, dobbiamo anche la nostra stessa esistenza infatti, sono stati proprio loro a formare l'ossigeno che ha cambiato per sempre l'atmosfera terreste. Circa 2.5 miliardi di anni fa, la Grande Catastrofe Ossidativa, spazzò via la maggioranza delle forme di vita consentendo l'evoluzione di quelle che, invece, utilizzavano proprio l'ossigeno e dunque, miliardi di anni dopo, anche della specie umana.

Cianobatteri modellatori di forme e colori, primi colonizzatori di ambienti estremi, abitanti di nicchie uniche. Produttori di tossine, di pigmenti, di ossigeno, fissatori di azoto. Forme di resistenza mutate pochissimo dall'origine dei tempi. Forme di estremo successo. I più vecchi esseri viventi, giunti sino a noi, che la terra abbia mai conosciuto.

nelle foto: la massa melmosa sotto il microscopio, i lunghi filamenti del cianobatterio Lyngbya sp., composti da singole cellule circondate da una guaina rigida, ingranditi 400 volte.








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Questi post hanno lo scopo di farvi conoscere un mondo minuto, invisibile, impalpabile ma essenziale per la nostra stessa esistenza. Un viaggio, un'escursione bellissima tra le molteplici forme microscopiche della vita. Impariamo a guardare il mondo con occhi diversi, tutto è bello. La natura ci stupisce anche nell'invisibile.

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L'ARTE DI INSULTARE


Cari amici,
bastano poche ore per leggere questo grande classico che racchiude una serie aforismi e pensieri. Non siate banali, leggetelo. Io, dopo averlo fatto, ho capito che anche senza sono in grado di insultare benissimo, anzi forse, anche meglio.


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sabato 17 agosto 2024

L'AVVERSARIO DI EMMANUEL CARRÈRE

Cari amici,
alzandomi presto per abitudine e impegnando un paio di ore nella lettura, mi sono dedicato a 'L'avversario' di Carrère. Non ho mai avuto un buon rapporto con questo autore lo trovo, difatti, estremamente lento e greve.
 
'L'Avversario' all'inizio ha confermato quanto pensavo, quasi facendomi pentire di aver dato nuovamente credito a Carrère, che obiettivamente non mi piace. Ma, verso metà, la storia cattura e si svela una grandezza narrativa inaspettata.
 
Nel complesso non mi è dispiaciuto ma son certo che non leggerò più nulla di questo autore.
 
ps: l'Avversario ha finito da poco di scontare la propria pena.



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venerdì 16 agosto 2024

ZIGOSPORA DI COSMARIUM BOTRYTIS MENEGHINI EX RALFS


Cari amici,
AlgaeBase è il più grande database mondiale sulle alghe; una vera e propria enciclopedia dove gli esperti di ogni parte del mondo possono trovare le informazioni necessarie per i propri studi.

Sono molto orgoglioso che la mie foto siano state accettate come parte integrante di questa enorme opera di divulgazione e di aver pertanto, contribuito alla conoscenza della zigospora di Cosmarium botrytis Meneghini ex Ralfs.

La zigospora di quest'alga era stata descritta solamente una volta in natura nel 1912 (West & West) e successivamente in condizioni controllate nel 1955 (Starr, R. C.).

Queste, dunque, sono le prime foto in assoluto disponibili e pubblicate per la zigospora di questa specifica specie.





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STORIA DEL BOSCO


Cari amici,
dopo una serie di romanzi, che mi hanno fatto compagnia a luglio ho deciso di dedicarmi a questo saggio che avevo messo in lista da un po'.

Un buon libro per chi vuole farsi un'idea complessiva su quello che sono stati e cosa rappresentano i boschi nel patrimonio forestale italiano. Mauro Agnoletti ripercorre la storia dei boschi italiani in maniera abbastanza fluida, anche se a volte si impantana in nozionista superflua che rende pesante la lettura.



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UN MARE DI MONDI

Cari amici,
quando siete a mare prima o dopo aver fatto il bagno, immergete una mano pochi cm sotto la superfice dell’acqua e prendete nel palmo una pietra. Sarà screziata di verde, liscia, vellutata. Quella patina sottile come un velo che la ricopre rappresenta un ambiente unico, formato da miliardi di piccoli organismi che lì vi hanno stabilito la loro dimora. E lì combattono le loro battaglie, fanno l’amore, si riproducono e muoiono, in quel sottile velo di vello che noi, perlopiù ignoriamo, disconosciamo.

Pensate, che queste minuscole alghe, che prendono il nome di Diatomee, hanno il corpo composto da due segmenti chiamate ‘valve’ che possono essere simmetriche o asimmetriche e che si incastrano alla perfezione. Le valve sono composte da silicio e ogni volta che l’alga si riproduce asessualmente la generazione successiva ha le valve sempre più piccole sino a quando intervenendo la riproduzione sessuata riporta, nella successiva generazione, le dimensioni originarie.

Queste, adese alle rocce, fanno parte del fitoplancton bentonico. Oltre alle clorofille sono presenti anche i pigmenti accessori, tra cui il β-carotene e alcune xantofille tra cui la più importante è la fucoxantina che conferisce un colore brunastro. Pensate, che le Diatomee, da sole, possono arrivare a produrre sino al 25% dell’ossigeno immesso nell’atmosfera.

La prossima volta che sarete a mare, pensateci.
foto: Microscopio Optika B-290, 40x










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FESTA DELLA POESIA E FONDAZIONE CALOGERO


Cari amici,
a Melicuccà si è generata un'onda di cultura e bellezza che ci ha travolto tutti. Grazie a Nino Cannatà e ai tantissimi ospiti di respiro internazionale questo piccolo paese, alle pendici d'Aspromonte, vive.

Su 'La Gazzetta del Sud' del 15.08 viene dato spazio a questa iniziativa, ne seguirà la costituzione di una fondazione intitolata al poeta Lorenzo Calogero.

Questo quello di cui la nostra terra ha bisogno.





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giovedì 15 agosto 2024

MICROMONDO DI DIATOMEE


Cari amici,
in una bella e tersa giornata di ferragosto un bagno rinfrescante è quello che ci vuole. Molti tra noi credono che l'acqua del mare, limpida e pulita, sia di fatto solamente acqua e sale. Non è così.
L'acqua del mare, così come ogni altro bacino pullula di vita. Pensate che in un litro di acqua di mare è presente una quantità di più virus che supera di gran lunga il numero di tutte le stelle conosciute (Contengo moltitudini, Ed Young - La nave di Teseo).

Oggi, a pochi cm dalla riva nel mare antistante Pellaro, abbiamo prelevato qualche ml di acqua, in superficie. Solo acqua. Portata a casa e messa sotto le lenti del microscopio ecco svelarsi una bellezza nascosta: miliardi di cellule di Diatomee, le principali componenti del fitoplancton e tra le maggiori produttrici di ossigeno. Si susseguono cellule a forma di mazza, mezzaluna, barchetta, triangolari, quadrate e rettangolari: un crogiolo di forme e colori. Accanto cellule a chicco di melone, sono quelle di Ostreopsis cf. ovata, un alga ritenuta tossica ad elevate concentrazioni, la cui presenza è legata alle alte temperature dell'acqua e che può essere collegata a sintomi simil-influenzali -> https://www.epicentro.iss.it/alghe/

Minuti batteri a forma di cavatappi scorrazzano tra le diatomee decine di volte più grandi. Animano, di fatto, con le loro danze un mondo invisibile che sta alla base di ogni ecosistema. Se imparassimo ad osservare la diversità alla base della vita e delle forme di vita sapremmo, forse, comprendere meglio la diversità che si presenta di fronte ai nostri occhi ogni giorno.













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