Una vicenda vergognosa che vede una donna vittima di una violenza senza pari. Ancora, nel 2025, una donna subisce una discriminazione per il solo fatto di voler diventare madre, di non preferire l’abietta e maledetta abnegazione al lavoro.
A questi atteggiamenti ignobili, vergognosi, schiavisti si aggiunge l’obbrobriosa discriminazione dei padri a cui, per la nascita di un figlio, vengono riserbati solo 10 giorni di congedo obbligatorio.
Un paese profondamente arretrato che penalizza la genitorialità, la famiglia tradizionale e i valori cristiani.
Su questo dobbiamo batterci e non possiamo accettare compromessi.
La donna madre va tutelata; il congedo materno obbligatorio deve essere aumentato almeno fino all’anno del bambino; si deve impedire che possa perdere il lavoro; al padre deve essere garantito lo stesso numero di mesi di congedo obbligatorio.
Non siamo lavoro e carriera. Siamo altro, siamo migliori dei falliti che alla famiglia hanno preferito la carriera.
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FDA, 2025
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