Tra vigilia e Natale ho letto L’essenziale di Giovanni Floris. Un libro leggero tra le cui pagine è ripercorsa un po’ la vita dell’autore scandita dalle letture che l’hanno segnata. Tra i tanti periodi uno mi ha colpito in modo particolare: “Quanti colleghi abbiamo, tutti noi, che sacrificano ogni aspetto della vita per avere successo nelle propria attività? Può essere sete di successo o di denaro, o solo gratificazione (aggiungo o riscatto sociale).
C’è chi li odia, chi prova pena per loro…”.
Ecco, io provo immensa pena per loro perché, fondamentalmente, non hanno capito un cazzo della vita.
Buon riscatto plebei.
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