MARIA ORIENTE


Maria Oriente è nata a Pellaro, nel 1946. Mamma e nonna a tempo pieno. Ha gestito per tanto tempo un negozio di abbigliamento e da alcuni anni è in pensione. Nel tempo libero si diletta a scrivere delle poesie ispirate per lo più dagli avvenimenti della vita.
Qualche anno fa ha partecipato al concorso di poesia alla memoria del poeta Francesco Chirico ottenendo apprezzamenti e riconoscimenti, ricevendo anche in premio una prestigiosa targa ricordo.


SENTIERI SCONOSCIUTI

Madri che versano lacrime di sangue,
volti deformati alla vista di immane atrocità,
che gonfiano i cuori lacerati di dolore.

Sul viso dei bambini, smarrimento, e lacrime copiose
senza sapere perché,
aggrappati ad un solo genitore,
che non ha risposte convincenti.

Un fuggi, fuggi per strade sconosciute,
per ripararsi da ordigni devastanti,
famiglie dilaniate da predatori inferociti,
da un padre come tanti,
con l'ambizione di lasciare
la propria impronta nella storia...

Quasi sia normalità sterminare fratelli indifesi,
come greggi di pecore sparsi su un terreno amico,
abbeverandolo di sangue..

La sete ,la sete di potere incontrollabile,
annulla e cancella giustizia e sentimenti,
stracciando quel filo di speranza di serena vita...

I poveri e gli umili impotenti
in balia di una massa di Caini...

Ogni Santo giorno,si attendono buone nuove,
ma gli assetati , avanzano come se nulla fosse,
pare che nessun uomo sul pianeta li riesca a fermare,
solo fiumi di parole sulle ali del vento...

Prego il Signore Dio sorgente di vita,
che faccia sorgere gli Abeli di questo tempo,
per custodire la vigna rigogliosa e stupenda
che con tanto amore ci ha donato.


DONNA

Donna dal cuore dilatato,
che esprimi vita a chi ti passa accanto,
Il Dio del cielo che ti ha modellata teneramente
ti ha posta al centro del creato.
Con grande forza tu sostieni il mondo,
senza mai sostare,
gemma preziosa sei,
che brilla d'ogni lato,
prove e stanchezza non le vuoi mostrare.
Delle matasse ingarbugliate trovi sempre il capo,
tra lacrime e sorrisi,
il volto tuo appare sereno e illuminato .
Se ormai la chioma tua è divenuta bianca,
Il passo più pesante,
pure le mani son rugose e stanche,
Il corpo fragile,e anche un po' tremante.
Donna dal cuore dilatato,
lungo il cammino tuo,
più spine che rose hai ricevuto,
ma con l'animo puro,
d'essenza giubilare,
non v'è istante che amor non sai donare.


LE STAGIONI DELL'ANIMA

Passano le stagioni
Galoppando inesorabili
Gli anni segnano i solchi dell’anima
Le teste si imbiancano
Tristezze e gioie si alternano.
Diradandosi la bellezza
Cede il passo alla saggezza
La storia e gli avvenimenti cambiano

Ma l’amore no,generoso si dona.
Il germe dell’amore non muore,
tutto copre, tutto perdona ,
vuole e deve vincere ad ogni costo,
come uno scettro irrompe,
squarciando e dileguando le ombre della notte,
mentre l’alba del nuovo giorno,
illumina e irradia
i passi del quotidiano andare,
leggiadra l’anima avanza incurante
del pesante fardello da portare
e del futuro
che la vita le potrà riservare.

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