sei sdraiata sui trucioli
di questa spiaggia cittadina
e di colpo t’alzi e scalza
t’accosti alla risacca.
Non è violenza quella che fai:
delicatamente accarezzi
coi tuoi piedi l’onde,
che scivola su te
e la spuma biancheggia
tra le tue dita. Sono i giorni
settembrini, quando il sole
non t’infuoca ma t’accarezza.
E tu, toccandoti il ventre
prepari lui al mondo:
piccolo mio virgulto,
tralcio d’uva, nuovo germoglio.