dell’obitorio
nessun prologo
per il corpo del profugo
apriamo il sacco
tagliamo i vestiti
resta nudo
i suoi resti scheletriti
taglio il torace
incido l’addome
puzza il suo
liquido marrone
trancio il costato
sono un uomo mediocre
ricordo Gesù
sulla croce
muoiono i bambini
muoiono i vecchi
noi siam sempre qui
a tagliarne i resti
piango adesso
per questo ragazzo
morto in mare
senza uno straccio
pianse lui senza saperlo
nella sua vita
che era un inferno
piangono i figli
che restano vani
avranno la speranza dei villani
che il loro papà
si sia salvato
invece di essere sezionato
ritorno in me
finisco il lavoro
è già di nuovo pieno l’obitorio
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raccolta Obitori
Pellaro, 20 Nov 2017
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