Ad Armo, a qualche km da Gallina, insiste una pandetta settecentesca recante l'iscrizione:
D.O.M. (Deo Optimo Maximo)
REG. CAROLO VTRIVSO SICI-
LIÆ ET IERVS. REGE HYSP. (Al Re Carlo, di entrambe le Sicilie e di Gerusalemme, Re di Spagna)
INFEC (Infecondo - riferito ad un terribile evento)
SISTE ARE PVO ERECTVS E
ND DANT BORRUTO OFEL
TD BASILIO BOVA CALABRO
AD - 174(3) (Fermati, (viandante) eretto dal mio potere, e (questi) doni Borruto Ofel a Basilio Bova Calabro. Anno Domini 1743)
Nel XVIII secolo, la città di Reggio Calabria fu colpita da una delle più devastanti epidemie della sua storia. Nel 1743, la città venne colpita da una tremenda epidemia di peste, originatasi a Messina a seguito dell'arrivo di una nave proveniente dall'Oriente. Le autorità tentarono di limitarne la diffusione vietando i contatti con Messina, ma senza successo a causa del contrabbando. La prima vittima registrata a Reggio Calabria fu una ragazza, figlia di un calzolaio coinvolto nel mercato nero, morta il 7 luglio 1743.
La peste del 1743 ebbe un impatto devastante sulla popolazione reggina, decimandola e provocando una profonda crisi sociale ed economica, caratterizzata da carestia e dal declino del commercio.
L'incisione INFEC potrebbe rimandare a "infecondo", "non produttivo", "non fertile", in riferimento alla devastante epidemia di peste del 1743. Questa interpretazione, sebbene plausibile, necessita di ulteriori approfondimenti storici e linguistici.
per approfondire:
https://www.jstor.org/stable/23237410
https://popolazioneestoria.it/article/view/966
https://francescodaleo.blogspot.com/
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