Quello che sta accadendo nel mondo, la maggioranza di noi lo percepisce e lo interpreta con le stesse fattezze delle tifoserie da stadio. Litighiamo e ci innervosiamo con chi esprime un’opinione o solo una vocale diversa dal comune sentire dominante. Ci dovremmo invece rivolgere ai politologi e agli storici per capire davvero le radici stesse dei conflitti in medio oriente. È chiaro che chi di noi ha una formazione universitaria diversa, ha pochi strumenti in mano, figuriamoci chi si è fermato alla scuola dell’obbligo o neppure. La maggioranza di noi, dunque, non ha alcun strumento vero per decriptare gli eventi. Internet non è lo strumento, lo sono i libri e il pensiero. Dunque leggiamo.
Noi ad ogni modo, pensatori o intellettuali (tutti lo siamo purché usiamo la ragione), possiamo fornire la nostra visione, parziale e partitica della questione. Siamo mossi dalla nostra morale, che si è formata con le letture, i libri, le poesie e i sogni. Si è formata con anni di università, di confronto con altri ben più colti e saggi di noi. Ben venga dunque, la voce dei poeti, dei filosofi, di chi pensa ed ha il coraggio di esporsi, di chi porta avanti la propria visione. Anche se questa è contrapposta alla mia, mi arricchirà purché non sia fallace, infantile, greve, saccente e denigratoria.
Stonata invece è la nota di chi si richiama, schiavo della fluidità di questi tempi alle bandiere della “libertà”, dei diritti, delle nuove politiche woke per poi sventolare, con una certa nota di orgoglio ignorante, le bandiere di paesi dove non vi è alcun diritto per omosessuali o donne, dove si impiccano i giovani che protestano, dove le donne schiave vengono quotidianamente lapidate. Femministe con la f piccolina, che oggi gridano alla libertà di procreare in provetta, lì sarebbero arse vive.
Il cortocircuito è facile, stare con le masse incolte ancor di più, e chi oggi non sta dalla parte di Israele, non comprendendo che questo sia l’unico baluardo e cuscinetto all’avanzata islamica (per la quale vi e mi ricordo siamo tutti degli infedeli meritevoli di morte), commette, a parer mio, un grave un errore, spinto forse dal piacere di conformarsi alle masse, di sentirsi parte di un qualcosa di più “grande”, essendo, purtroppo, il nulla da solo e non riuscendo a sviluppare quello che Croce definiva, nella “Logica come scienza del concetto puro”, appunto un concetto. Ne consegue che è impossibile anche solo il confronto-colloquio, lo scambio di idee con persone che non siano dello stesso livello culturale. Che non appartengano allo stesso fenotipo. Non abbiatene cruccio è così. Per ovviare studiate, informatevi ma soprattutto leggete, leggete e leggete (non internet).
Gli uomini con il turbante, assassini e foraggieri di Hamas presto saranno cacciati dal loro stesso popolo che da quasi 50 anni è stato gettato in un medioevo buio e greve, dove le uniche luci a risplendere solo i fuochi eterni dei templi zoroastriani.
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FDA, 2025