sabato 10 maggio 2025

LE SCULTURE DI BALDISSARRO


Sono tornato a Sant’Agata del Bianco dove le sculture di Vincenzo Baldissarro sono vive!

È questa, infatti, la prima impressione appena si arriva nel piccolo appezzamento di terra, che l’artista, autodidatta, ha trasformato in un museo all’aperto. Ricavate dall'arenaria tipica della zona, le sculture compiono il miracolo di far nascere uomini, donne, ninfe e animali dalla brulla roccia.

Vincenzo Baldissarro, definito da Domenico Stranieri nel suo blog (https://domenicostranieri.blogspot.com/) come un “artista senza scuola”, elimina ciò che è superfluo per far emergere personaggi mitologici e biblici. Queste figure sono splendidamente incorniciate dai panorami unici della vallata della La Verde.

Baldissarro ricorda molto alcuni passi dei romanzi di Saverio Strati, in particolare quando il giovane Diavolaro si interessò alla professione dello scalpellino, modellando forse proprio le stesse rocce di questa zona.

Vi ricordo che è appena uscito il libro di Domenico Stranieri: "Solo come la luna. Rabbia, amore, personaggi e linguaggio del popolo in Saverio Strati" edito da Rubbettino Editore che potete trovare in libreria e on-line: https://www.store.rubbettinoeditore.it/










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FDA, 2025
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venerdì 9 maggio 2025

SOLO COME LA LUNA


Ho letto il libro di Domenico Stranieri "Solo come la luna" dal quale emerge una profonda riflessione su Saverio Strati e sui suoi personaggi, reali o immaginari. Un viaggio ricco di riferimenti e note, che racconta una storia letteraria unica. Strati costretto a vivere lontano dalla propria terra, in realtà non l'ha mai lasciata e l'ha raccontata come mai nessuno prima.

Il libro è edito da Rubbettino Editore che sta ripubblicando l'intera opera del grande scrittore calabrese.

Domenico Stranieri è un cultore dell'opera stratiana e amministratore capace e visionario del piccolo centro di Sant'Agata del Bianco. Ha un blog illuminato che potete leggere qui ->
Andate a Sant Agata Del Bianco e visitate i bellissimi murales, la casa di Strati, la piazzetta di Tibi e Tàscia ->
https://francescodaleo.blogspot.com/.../santagata-del... e le meravigliose sculture di Baldissarro ->

Ricominciamo dalla letteratura e della bellezza per un "Grand Tour calabrese".



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giovedì 8 maggio 2025

RTV SALOTTO DEL VENERDÌ


Per chi ha piacere di saperne di più sul volume "Edicole votive nella Calabria Aspromontana", questo è il video del mio intervento al Salotto del Venerdì, su RTV.

Qui il link su Youtube del mio intervento -> https://www.youtube.com/watch?v=bS0z8JKThKw 
mentre per chi lo desiderasse qui è disponibile la puntata completa -> https://www.reggiotv.it/canali/il-salotto-del-venerdi

Vi ricordo che la mappa georiferita è continuamente aggiornata con l'aggiunta di nuovi tabernacoli e si trova qui -> https://www.google.com/maps/d/u/0/edit...

Il sito è accessibile da questo link -> https://sites.google.com/.../edicolevotivedical.../home-page

Sul mio blog potete scaricare liberamente il pdf del volume -> https://francescodaleo.blogspot.com/p/i-miei-libri.html 
oppure acquistare il formato cartaceo direttamente su Amazon - > https://amzn.eu/d/6AGgi4e



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sabato 3 maggio 2025

IO E TE


Io e te
ci conosciamo da sempre,
siamo insieme da tante vite.

Io ho già vissuto
la mia vita con te tante volte,
e nei secoli, tra milioni di persone,
ti ho sempre ritrovato.

Io e te
camminiamo da sempre insieme
anche se tu non lo sai ed io non lo so,
noi ci siamo seguiti e rincorsi,
e cercati e trovati
anche quando eravamo altro.

Io e te
anche in questa vita ce l’abbiamo fatta:
abbiamo vissuto insieme.

Per sempre nel sempre.


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03.mag.2025
FDA


venerdì 2 maggio 2025

SU RTV A PARLARE DI EDICOLE VOTIVE

Stasera su RTV canale 77, ore 21, all'interno del prestigioso Salotto del Venerdì per parlare di Edicole Votive nella Calabria Aspromontana

e alla mappa georiferita https://www.google.com/maps/d/u/0/edit... e fa capo ad un lavoro immenso di catalogazione, studio e conoscenza del paesaggio.

Vi ricordo che il libro, benché acquistabile nel formato cartaceo su Amazon https://amzn.eu/d/0APdgjn è possibile scaricarlo GRATUITAMENTE (lasciando un commento) attraverso il mio blog www.francescodaleo.it o https://francescodaleo.blogspot.com/

Seguiteci, sarà una puntata interessante e ricca di spunti.



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FDA, 2025

PANDETTA ROMANA A NOCILLE DI PELLARO


All’interno della piccola chiesa in loc. Nocille, dedicata alla Madonna del Carmine, si trova sulla parete laterale all’ingresso una piccola pandetta romana risalente alla fine del I secolo d.C.
Si tratta di una lapide funeraria romana ritrovata durante gli scavi per la costruzione della chiesa del Carmine in contrada Lume di Pellaro e poi traslata e murata nella piccola chiesetta di Nocille.







Per saperne di più:
- https://francescodaleo.blogspot.com/
- F. MARTORANO, Carta archeologica georeferenziata di Reggio Calabria, Iiriti ed., Reggio. Calabria 2008, pp. 363-408

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mercoledì 30 aprile 2025

"ASPROMONTE INVISIBILE" SEMINARIO PRESSO A.M.C.A.


Si è tenuto presso presso la sede di A.M.C.A. Associazione Micologica Culturale "Aspromonte", al Dopo Lavoro Ferroviario l'incontro su "L'Aspromonte invisibile: microrganismi ed altre amenità".


È stata un'occasione per esplorare un aspetto meno conosciuto ma fondamentale della ricchezza biologica della nostra montagna.
In un pomeriggio ricco di spunti interessanti molti sono stati gli astanti, incanti da quello che gli occhi non riescono a vedere, che si sono prodigati ed avventurati in domande e pensieri.

Per chi desidera conoscere meglio le attività dell'associazione, può visitare la pagina Facebook: https://www.facebook.com/groups/1307458410296564/






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FDA, 2025

LIBRO SU "REGGIO CALABRIA: RADICI E STORIA"



Presso la Biblioteca Comunale P. De Nava è possibile ritirare gratuitamente il volume "Reggio Calabria: radici e storia. Architettura, archeologia e territorio", curato dall’arch. Daniela Neri e realizzato grazie al contributo di studiosi come Maria Maddalena Sica, Renato Laganà e Valeria Varà.
 
Questo volume di oltre 250 pagine, edito da Laruffa Editore, racconta la bellezza della nostra città attraverso un'analisi approfondita del suo patrimonio architettonico, delle preziose testimonianze archeologiche e delle peculiarità del suo territorio.

Il volume può essere richiesto inviando un'email alla dott.ssa Neri all'indirizzo biblioteca@reggiocal.it dopo aver ricevuto la risposta è possibile recarsi a ritiralo.




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lunedì 21 aprile 2025

Aizoanthemopsis hispanicum (L.) Klak o Aizoon ispanico


Aizoanthemopsis hispanicum (L.) Klak o Aizoon ispanico è una pianta erbacea annuale strisciante alta da 5 a 20 cm.

Si tratta di una specie rarissima che raggiunge il suo massimo areale di distribuzione settentrionale proprio lungo la costa ionica calabrese come segnalato su https://www.actaplantarum.org/forum/viewtopic.php... è una specie originaria di Egitto, Israele, Giordania, Siria, Cipro, Turchia, Iraq, Iran e della penisola arabica, dove cresce in terreni sabbiosi compatti in pianure desertiche, aree salmastre e regioni semi-aride.

Sul Portale della Flora d'Italia http://dryades.units.it/floritaly la specie è segnalata come "Minacciata in modo critico/Critically Endangered (CR)" ed inserita nella lista rossa.











 
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venerdì 18 aprile 2025

OVILI E STAZZI


Lungo i camminamenti in Aspromonte è possibile incontrare delle testimonianze della vita rurale dei pastori. Si tratta spesso di agglomerati di piccole costruzioni di cui molto spesso rimangono solo brani di muri. Spesso è possibile apprezzare l’utilizzo di ramaglia come copertura o per delimitare l’area. 

Alcuni manufatti sono rettangolari o circolari e composti prevalentemente da muretti a secco, il cui utilizzo è facilmente intuibile: si trattava di piccole abitazioni utilizzate dai pastori nel periodo della tarda primavera-estate quando gli animali venivano condotti nei pascoli montani.

Per approfondire vi consiglio di leggere il libro dell’amico L'Altro Aspromonte - di Alfonso Picone ChiodoSegni dell’uomo nelle terre alte d’Aspromonte’ consultabile qui https://www.laltroaspromonte.it/.../segni-delluomo-nelle.../ e consultare il sito https://www.laltroaspromonte.it/

Per avere un quadro più esaustivo vi invito anche a leggere Il Selvaggio di Santa Venere, La Teda entrambi di Saverio Strati e Gente in Aspromonte di Corrado Alvaro.













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lunedì 7 aprile 2025

LUCE SOFFUSA


Il mio papà stasera
fermo in piedi sorride,
mentre Alice caracolla
e Sasà balla.

Roberta è stesa sul divano,
li guarda e anche lei sorride.
Si acciambella il gatto
sul bordo del divano.

Io trattengo le lacrime,
vorrei fermare il tempo, adesso,
con questa la luce soffusa
che ci illumina.


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I TERRAZZAMENTI DELLA COSTA VIOLA


La Costa Viola è caratterizzata da un paesaggio in cui i terrazzamenti agricoli rappresentano un elemento distintivo. La maggior parte delle aree terrazzate (91,4%) si concentra nei comuni di Scilla e Bagnara Calabra. In queste aree, i terrazzamenti attivi sono prevalentemente coltivati a vigneto (66,5%), seguiti da uliveti (15,1%) e, in misura minore, agrumeti e ortaggi.

I muri dei terrazzamenti della Costa Viola sono manufatti realizzati interamente in pietrame a secco di varia forma e pezzatura. La tessitura muraria non presenta sempre corsi orizzontali regolari e non è fitta. Questa caratteristica lascia uno spazio tra le pietre che facilita il drenaggio e che, nel tempo, viene riempito dalle particelle di terreno trascinate dall’acqua.

Tradizionalmente, la costruzione di questi muri era opera di artigiani specializzati, i "murettari". Il termine locale per questi muri è "Armacìa" o "Armacèra". L'origine del termine può essere rintracciata nel greco antico e nel latino nella parola "maceria". In greco, il termine a cui si fa riferimento significa "cumulo di pietre".
 
Il XX secolo ha segnato un progressivo declino della viticoltura nella Costa Viola, con una significativa riduzione della superficie coltivata a vite tra il 1929 e il 1982.




 
per approfondire: Le pietre sono parole, S. Di Fazio et G. Modica, iiriti editore, 2011


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lunedì 31 marzo 2025

VESPE CARTONAIE IN ASPROMONTE


Vivete l'Aspromonte rurale, perché ha moltissime storie da raccontarvi, come quella delle vespe cartonaie (Polistes spp.) che hanno trovato alloggio all'interno di una vecchia bottiglia di plastica, appesa a un tondino.

Le vespe cartonaie utilizzano una miscela di saliva e fibre di legno masticate per costruire i loro nidi, conferendo loro un aspetto cartaceo. I nidi hanno spesso la forma di un ombrello rovesciato, con celle esagonali visibili.



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domenica 30 marzo 2025

UN ULTIMO SEGNO DELL'EPIDEMIA DI PESTE DEL 1743 A REGGIO?


Ad Armo, a qualche km da Gallina, insiste una pandetta settecentesca recante l'iscrizione:

D.O.M. (Deo Optimo Maximo)
REG. CAROLO VTRIVSO SICI-
LIÆ ET IERVS. REGE HYSP. (Al Re Carlo, di entrambe le Sicilie e di Gerusalemme, Re di Spagna)

INFEC (Infecondo - riferito ad un terribile evento)

SISTE ARE PVO ERECTVS E
ND DANT BORRUTO OFEL
TD BASILIO BOVA CALABRO
AD - 174(3) (Fermati, (viandante) eretto dal mio potere, e (questi) doni Borruto Ofel a Basilio Bova Calabro. Anno Domini 1743)

Nel XVIII secolo, la città di Reggio Calabria fu colpita da una delle più devastanti epidemie della sua storia. Nel 1743, la città venne colpita da una tremenda epidemia di peste, originatasi a Messina a seguito dell'arrivo di una nave proveniente dall'Oriente. Le autorità tentarono di limitarne la diffusione vietando i contatti con Messina, ma senza successo a causa del contrabbando. La prima vittima registrata a Reggio Calabria fu una ragazza, figlia di un calzolaio coinvolto nel mercato nero, morta il 7 luglio 1743.

La peste del 1743 ebbe un impatto devastante sulla popolazione reggina, decimandola e provocando una profonda crisi sociale ed economica, caratterizzata da carestia e dal declino del commercio.
L'incisione INFEC potrebbe rimandare a "infecondo", "non produttivo", "non fertile", in riferimento alla devastante epidemia di peste del 1743. Questa interpretazione, sebbene plausibile, necessita di ulteriori approfondimenti storici e linguistici.

AGGIORNAMENTO
Paolo Vita, storico ed appassionato, inviandomi documentazione preziosa circa la pandetta e le vicende storiche a cui appare collegata, la colloca sul prospetto monumentale della fontana pubblica distrutta nel 1783 dal violento sisma che distrusse Motta S. Agata (di cui Armo era casale). Pertanto l'anno riportato sembra essere il 1741 e l'interpretazione dell'epigrafe sarebbe:

A DIO OTTIMO MASSIMO
REGNANDO CARLO (III) RE 
DELLE DUE SICILIE E DI GERUSALEMME
INFANTE DI SPAGNA (EC)
QUESTA FONTE FU ERETTA A SPESE DELLO STATO
ESSENDO SINDACI DON ANTONIO BORRUTO
E DON BASILIO BOVA CALABRÒ




per approfondire:
https://www.jstor.org/stable/23237410
https://popolazioneestoria.it/article/view/966
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giovedì 27 marzo 2025

TRACCE DI GUERRA A SANTA CATERINA


La facciata di un edificio che sorge nel quartiere di Santa Caterina, porta impresse le cicatrici di un passato tumultuoso, testimonianza silenziosa dei bombardamenti che nel 1943 sconvolsero la città.

Sulla facciata infatti, sono ancora visibili i fori delle schegge di bombe esplose a poca distanza. Proprio nel quartiere, da poco più di un anno, è stata installata un opera in ricordo delle vittime.

Queste tracce di storia che ancora ci avvolgono, dovrebbero essere tutelate e preservate.





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lunedì 24 marzo 2025

FONTANA BORBONICA DI GALLINA


In località Fontana Vecchia di Gallina insisteva una bellissima fontana borbonica progettata da Giambattista Mori in stile rococò, con influenze barocche. Fu costruita nel 1786, durante il periodo borbonico, come una delle prime opere pubbliche volute da Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli, come parte degli sforzi di ricostruzione dopo il terremoto del 1783 che distrusse Sant’Agata, portando alla fondazione di Gallina.

Purtroppo, come ho denunciato nel 2020 la fontana non esiste più (https://www.strettoweb.com/2020/07/abbattua-fontana-borbonica-gallina/1039663/). È stata abbattuta, probabilmente abusivamente, nel più totale disprezzo della storia e della comunità. Dopo la mia denuncia nel 2020 nessuno ne ha parlato, nessuno ne ha più scritto. I riflettori si sono spenti e così per sempre la luce su una delle più belle testimonianze borboniche nel comune di Reggio. E pensare che nel 2019 Italianostra la inserì nella lista rossa dei beni in pericolo motivando che “il recupero e la possibilità di fruizione sarebbero importanti poiché lo si potrebbe inserire in una rete di percorsi culturali della provincia di Reggio Calabria”. Sappiamo bene com'è andata.

Nelle foto la fontana di Gallina e quella di Solano (ne ho parlato qui: https://francescodaleo.blogspot.com/2020/06/fontana-di-solano.html) che ancora insiste nel proprio splendore all’interno della piccola frazione aspromontana.


Gallina (RC)

Gallina (RC)

Solano inferiore (RC)

Solano inferiore (RC)

La pandetta che era presente sulla fontana di Gallina e quella presente sulla fontana di Solano




riferimenti:
Francesco D’Aleo Blog https://francescodaleo.blogspot.com/
De Lorenzo A.M., Le Quattro Motte estinte presso Reggio di Calabria, Edizioni Laruffa, Reggio Calabria, 2001
https://www.strettoweb.com/2020/07/abbattua-fontana-borbonica-gallina/1039663/
https://www.italianostra.org/campagne/lista_rossa/antica-fontana-borbonica-a-gallina-rc-segnalazione-per-la-lista-rossa/

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